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MFW Day4

Buongiorno amici fashionisti, anche di sabato non si molla nulla. Ed eccomi qui, puntuale a scrivere le mie opinioni riguardo la fashion week. Direttamente dal divano ad "L" di casa mia, ho guardato la sfilata di Ermanno Scervino (con mia madre in sottofondo che ripeteva: quando vi sposate, andrò a comprare il mio vestito da lui!), primo stilista che andremo ad analizzare oggi. Sapevo già, appena sveglia, che la sua sfilata mi avrebbe dato soddisfazioni, e così è stato. Quando si pensa alla collezione invernale, siamo invasi da colori scuri e cupi, e per noi povere primavere diventa una caccia alle streghe trovare qualcosa che si sposi bene con il nostro incarnato. Ma Ermanno è l'uomo giusto per noi. Anche in questa collezione, accanto al classico nero e grigio, ha riempito di colore la passerella, partendo dal rosso, passando per il colore del cielo (perfetto per le colleghe summer), terminando in questo giallo a metà strada tra il senape e il lime. Perché, se questi vestiti arriveranno in boutique solo il prossimo settembre, perché privarci di portare il sole anche all'interno del nostro inverno?!  

Mi collego per vedere la sfilata di Dolce&Gabbana e la prima cosa, pardon, persona che vedo è Blanco, e il mio primo pensiero è:speriamo non ci siano rose in giro. Chi ha visto Sanremo, sa sicuro di cosa parlo. Ma per fortuna, è arrivata lei a salvare le nostre vite: direttamente da Los Angeles la regina delle serie tv, Kim Kardashian (anche se è riduttivo chiamarla così, visto che ormai è una donna affermata, che vanta un patrimonio da 1 milione di $). La sfilata inizia con una carrellata di look che rimandano al film Men in black, peccato che questa volta fossero le donne in black e trasparenze. Questo nero in passerella veniva spezzato da women in gold, che hanno abbagliato la stanza, arrivando agli angeli in bianco che hanno trasportato in una dimensione paradisiaca l'ambientazione circostante, per finire con la femme fatale in rosso. Ok, lo ammetto, forse sarò di parte perché D&G insieme a Valentino (che sfilerà a Parigi settimana prossima) e ad Armani. è tra i miei stilisti preferiti, ma ho adorato ogni singolo pezzo di questa collezione (anche se alcuni non li indosserei mai, ma non perché brutti, ma semplicemente perché mi mancano le occasioni per sfoggiare determinati capi). Ancora una volta il duo siciliano non mi delude, nonostante la massiccia presenza di nero, e si riconferma sempre tra gli stilisti che più comprendono il corpo di una donna e lo esaltano. 


Ultima sfilata che commenterò sarà quella di Missoni. E c'è subito da premettere: o ti piace o non ti piace. Perché alla fine Missoni ha basato la sua intera carriera, da padre in figlio fino ai nipoti, su stampe etniche particolari, non indossabili da tutti. Si parla di qualcosa che si nota in strada e che non puoi non rimandare a questo marchio. Personalmente preferisco quando vengono messe insieme nuance chiare e che si amalgamano meglio, ma è una scelta soggettiva, dettata anche dal modo di vestire di una persona. 


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