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MFW Day2

Sveglia all'alba, per modelle, organizzatori e stilisti, per iniziare questa seconda giornata di Fashion week. Io invece con la mia calma da mattinata libera da lavoro. ho guardato la prima sfilata, seduta nella mia cucina, facendo una colazione ricca (cornetto e cappuccino) su YouTube, in modo da vedere tutto meglio.

La sfilata iniziale è quella di Max Mara che si conferma sempre una certezza. Mantiene sempre il suo stile inconfondibile, fatto di capi monocromatici, questa volta arricchiti da stampe ton sur ton. Accanto ai classici nero, blu e marrone/beige, affianca il verde acquamarina, il rosa e il glicine. Colori luminosi che servono ad illuminare anche le giornate più buie. 

Ogni volta che va in scena una collezione di Prada, la prima cosa che pensiamo tutti è: ma che è sta roba! Poi però la macchina da presa si avvicina ai dettagli, riprende la modella dai piedi alla testa o viceversa, ed eccoci lì, tutti con la bocca spalancata a pensare: cavolo, che ha tirato fuori dal cilindro (o dalla sua testolina) la signora Prada, Miuccia all'anagrafe. Certo i suoi indumenti non sono per tutti, e forse alcuni non li indosserei nemmeno come li ha mandati in passerella lei, però cavolo, valgono tutti i soldi spesi. Attenzione ai dettagli pazzesca, che non ha rivali; come non ha rivali nemmeno nel portare in passerella idee innovative e che forse pochi capiscono. Ma in fin dei conti, la signora non è per tutti. E a noi va bene così. Nota di merito per le calzature: uscite direttamente dell'armadio della regina Vittoria. Complimenti signora Prada e grazie per offrirci il suo genio.

Emporio Armani: e che gli vuoi dire a Re Giorgio?! Un capolavoro di sfilata. L'ho vista sul posto di lavoro con 2 colleghe e ho capito, che come per la signora Prada, il suo genio è per pochi. Armani riesce sempre a rivoluzionarsi ma a portare in passerella la femminilità e la professionalità della donna. Credo che nessuno riesca ad esaltare il corpo della donna come lui, che abbia 18 o 60 anni. La sua matita disegna per tutte le tipologie di donne, e poco conta se è incompreso da molti plebei, Giorgio Armani è legge. 


Ed eccolo, uscire da dentro la sua caverna, con i pantaloni strappati, lo stilista di Moschino, Jeremy Scott. La collezione autunno/inverno 2023 di Moschino porta in passerella una donna forte, very strong, che calca in maniera decisa la passerella, con questi abiti (e gonne) che sembravano arrivare direttamente dall'età della pietra e parrucche in testa delle quali devo ancora farmi un'idea. Una collezione che come sempre lascia il segno, nel bene o nel male.


 Domani ci aspetta un'altra giornata impegnata, quindi mi ritiro nelle mie stanze a riposare. 

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